top of page
Cerca

Tersa: Il Bilancio Sociale che mette al centro le persone

Le persone sono il cuore pulsante di ogni organizzazione, ma nelle realtà del terzo settore e nelle organizzazioni non profit (Onp) assumono un ruolo ancor più centrale. Non a caso, queste organizzazioni sono spesso definite "labour intensive" o "personality intensive", a sottolineare quanto sia cruciale il contributo umano per il loro successo.

Valorizzare le risorse umane significa riconoscerne l’importanza a tutti i livelli: dalle competenze tecniche alle capacità relazionali, passando per la passione e la motivazione che spingono dipendenti, collaboratori e volontari a dare il massimo.

La gestione del rapporto tra organizzazione e persone, inoltre, dovrebbe essere coerente con le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale di un ente del terzo settore. Il rispetto dei diritti umani, del diritto del lavoro, le garanzie per la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro, gli impegni per la parità di genere, il contrasto alla discriminazione, non sono necessariamente garantiti dal solo profilo giuridico non profit dell’organizzazione; ma rappresentano elementi (richiamati anche nell’Agenda2030) che meritano trasparenza e che devono essere adeguatamente rappresentati nel bilancio sociale. In questo modo l’Onp può dimostrare che sua la mission viene attuata anche nei confronti di chi contribuisce a realizzarla e non soltanto verso i destinatari esterni.


Raccontare le persone per raccontare chi siamo

Se vogliamo quindi raccontare chi siamo, o presentare cosa facciamo o come lo facciamo, potremo (e forse dovremo) farlo raccontando e presentando chi sono le persone che compongono e che operano per la nostra organizzazione. Che si tratti della pagina "Chi siamo" del sito web, di un documento di buona causa o di un bilancio sociale, raccontare le persone significa raccontare l’identità stessa dell’ente.


Linee guida: un capitolo dedicato alle persone

Il bilancio sociale è uno “strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte da un'organizzazione”. E’ un documento obbligatorio per alcuni Ets, ma consigliato per tutte le Onp. Le linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti di terzo settore (Decreto 4 luglio 2019), pongono particolare enfasi alle “Persone che operano per l’ente”, prevedendo per la trattazione di queste informazioni un capitolo ad hoc da inserire, proprio per dare maggiore evidenza e valore a chi incarna l’identità organizzativa e si impegna per il raggiungimento delle finalità e della mission

dell’ente.


Ma chi sono le “persone che operano per l’ente”?

Oltre al personale retribuito, composto da dipendenti, collaboratori e consulenti, nelle Onp sono spesso attive forme d’impegno sociale di varia natura: volontariato, giustizia riparativa, servizio civile universale, o tirocini (d’inclusione sociale, curriculare o extracurriculare) in convenzione con istituti scolastici, università, enti pubblici, centri di formazione. Nel bilancio sociale è dunque importante descrivere ciascuna tipologia di impegno, valorizzando il contributo di tutti: dal personale retribuito ai volontari, considerando anche chi fa parte della governance.


Quali informazioni sul personale vorresti conoscere o far conoscere?

In base alle caratteristiche dimensionali, organizzative, giuridiche di un ente e al settore in cui opera, è possibile trovare il giusto metodo per valorizzare il personale e le scelte gestionali in un documento di rendicontazione sociale.

Potremo evidenziare quali sono le professionalità che mettiamo in campo, sottolineare l’investimento nella formazione del personale, dimostrare che siamo “compliance”, cioè che rispettiamo le norme in materia di lavoratori e volontari, dare conto del nostro sistema di valori (ad es. con l’approvazione di un codice etico che contenga le regole di condotta nella gestione delle risorse umane), essere trasparenti sui processi partecipativi interni.

Personale retribuito:

  • Quali professionalità sono state coinvolte?

  • Quanti sono i dipendenti? Quali sono le loro caratteristiche (genere, età, titolo di studio, anzianità di servizio)?

  • Quale contratto di lavoro è stato applicato?

  • Qual è la retribuzione annua massima e minima?


Volontari:

  •  Quanti volontari operano nell’ente? Sono occasionali o continuativi?

  •  Quali attività svolgono?

  •  Quali caratteristiche anagrafiche presentano (genere, età, titolo di studio)?

  •  Esistono rimborsi spese? Con quali regole vengono erogati? Qual è il totale annuo dei rimborsi?


Il giusto equilibrio tra chiarezza e rilevanza

Tutto ciò senza dimenticare due importanti principi di redazione del bilancio sociale:

- chiarezza: le informazioni devono essere esposte in maniera chiara e comprensibile per il linguaggio usato, accessibili anche a lettori che non sono del settore, non sono esperti o sono privi di particolari competenze tecniche (regola: Non dare niente per scontato!)

- rilevanza: riportare solo le informazioni rilevanti per la comprensione della situazione e dell'andamento dell'ente e degli impatti economici, sociali e ambientali della sua attività, o che comunque potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder (regola: Troppo dettaglio confonde!)


Perché scegliere Tersa per il vostro bilancio sociale?

Con Tersa, il bilancio sociale diventa un potente strumento di valorizzazione e trasparenza. Grazie alla nostra esperienza, vi aiuteremo a raccontare al meglio la vostra organizzazione e le persone che la rendono unica. Affidatevi a noi per redigere un bilancio sociale che rifletta appieno i vostri valori e risultati.

Contattateci per iniziare insieme questo percorso!

TERSA - Area Bilancio e Rendicontazione Sociale

- Eleonora Cerulli

- Andrea Sebastiani


Comments


bottom of page